sabato 27 febbraio 2010

L'arbitro bancario finanziario, chi è e quando serve

La figura dell'arbitro bancario finanziario rappresenta il principale interlocutore in caso di liti tra clienti e banche e altri intermediari di operazioni finanziarie. Si tratta di una figura "stragiudiziale" in quanto rappresenta un'alternativa più semplice ed economica, oltre che rapida, rispetto al ricorso al giudice, insomma un po' come la fiugra del giudice di pace nelle cause civili.
L'A.B.F. da non confondere con il sistema della conciliazione o dell'arbitrato, è un organismo impariziale e indipendente che si pronuncia in pochi mesi sulle questioni  sollevate. In pratica l'arbitro rappresenta un'autorità in material finanziaria non vincolante dal punto di vista legale ma ha dalla sua uno strumento molto utile per farsi rispettare comunque: la pubblicazione degli inadempienti. Figuratevi quanto è disdicevole per una persona singola finire sull'elenco dei protestati e immaginate come possa essere cosa sgradita per una banca finire nell'elenco degli inadempienti dell'ABF. Chi finanza l'ABF? La banca d'Italia, quindi è chiara l'autorità rivestita da tale organismo e il riconoscimento pubbloico della competenza in materia.
Prima di rivolgersi all'ABF occorre che il cliente abbia tentato di risolvere la controversia direttamente, cercando un dialogo con la banca attraverso la presentazione di un reclamo. Interpellare l'arbitro non

domenica 14 febbraio 2010

Il bonus gas. Chi ne ha diritto e come si richiede

Il bonus gas è stato introdotto da metà dicembre 2009 e consiste in un rimborso sul consumo del gas a cui possono accedere le famiglie con un basso reddito o con un nucleo famigliare numeroso (parliamo di almeno 4 persone).
Il risparmio che si ottiene con questo bonus è di circa il 15% della spesa media annua presunta e può essere richiesto dalle famiglie che utilizzano il gas metano (non è previsto per chi utilizza il gas in bombola o il GPL). Requisito inderogabile per poter richiedere il bonus è quello stabilito dalla dichiarazione ISEE, l'indicatore di situazione economica equivalente, le soglie per poter fare domanda sono infatti di ISEE non superiore a 7.500 euro per le famiglie con 3 figli a carico e non superiore a 20.000 euro per le famiglie con più di 3 figli a carico.