La fotografia scattata dalla Banca D'Italia sulla situazione economica del Paese mostra una crisi ancora in fase acuta anche se si intravedono primi deboli segni di stabilizzazione.
La crescita più importante è quella dei prestiti alle famiglie e alle imprese, che ha determinato un picco di aumento che ben rappresenta le difficoltà a fare fronte alle emergenze, agli imprevisti e, oramai, purtroppo anche all'ordinario.
Conseguentemente l'aumento del tasso di interesse asseconda il sistema finanziario già ferito e provato dalle tribolazioni e aggrava ancor più lo scenario di difficoltà economica attuale.
Il piccolo incoraggiamento è dovuto solo al fatto che i dati di febbraio sono costanti rispetto a quelli di gennaio, mentre l'ascesa dei tassi, attualmente stabilizzatesi al 4,9%, ha caratterizzato gli ultimi 12 mesi.
Di contro, diminuiscono i tassi sui mutui, ma la difficoltà delle famiglie di fare fronte alle rate del mutuo è emersa in tutta la sua dimensione mostrando chiaramente la lacerante preoccupazione di non riuscire a fare fronte ai bisogni primari quali, appunto, la casa.
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