Ogni volta che si richiede un prestito, un mutuo o un prodotto finanziario di altra natura i nostri dati vengono immessi in una centrale informativa con lo scopo di sapere se siamo persone tendenzialmente solventi o se abbiamo già in carico altri prestiti e come li stiamo gestendo.
Oltre a consultare la nostra "fedina penale bancaria" i dati vengono aggiornati con la nuova richiesta indipendentemente dal fatto che il nuovo ipotetico prestito venga concesso o meno, questo significa che i nostri dati possono essere manipolati e gestiti da una pluralità di persone e che il minimo errore nel trattamento di queste informazioni potrebbe causare grossi pregiudizi alla nostra persona e ai nostri interessi economici.
Vediamo innanzitutto che tipo di centrali dati gestisce queste informazioni:
Centrale rischi pubblica, direttamente gestita dalla
Banca d'Italia, contiene le informazioni relative ai finanziamenti di importo superiore a 75.000 euro.
Centrale rischi pubblica gestita dalla Società Interbancaria per l'Automazione (
SIA) sotto il controllo della Banca d'Italia, gestisce le informazioni sui finanziamenti tra i 30.000 e i 75.000 euro
Centrali rischi private, per i finanziamenti di importo inferiore a 30.000 euro e sottoposte a regolamentazione solo dal 2004.
Nel 2005 è stato introdotto il
Codice di deontologia per i sistemi di informazione creditizia che disciplina la materia fornendo regole per l'inserimento e la conservazione dei dati, in particolare